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Showing posts from August, 2017

Alberto Lombardo su Julius Evola

Alberto Lombardo, brillante intellettuale dell’area antagonista e animatore del sito www.centrostudilaruna.it, è uno dei più qualificati studiosi del filosofo Julius Evola, e ha pubblicato un libro che rappresenta un importante punto di riferimento per gli studi sul pensatore tradizionalista: Evola, gli evoliani e gli antievoliani (Alberto Lombardo, Evola, gli evoliani e gli antievoliani , Nuove Idee, Roma, 2006, pp.132). Il saggio di Lombardo ripercorre le tappe della carriera intellettuale di Evola, partendo dalla biografia del filosofo, ricca di aneddoti curiosi ma anche di importanti connessioni con i grandi avvenimenti storici che si svolgevano nella prima metà del ‘900. In particolare è interessante il rapporto di Evola col regime fascista, su cui molto si è favoleggiato e che ha offerto alla cultura progressista il pretesto per screditare l’opera di Evola. In realtà Lombardo mette in luce come la fase più significativa del percorso intellettuale di Evola si svolga proprio

Caste e razze

L’ideologia dell’antirazzismo è il vero e proprio oppio dei popoli: questa potente droga viene furbescamente utilizzata dalla classe dirigente “democratica” per distrarre l’opinione pubblica dai problemi più pressanti e per far ingollare alla società civile il nuovo ordine mondiale che si concretizza in una surreale società “multirazziale” che nei fatti assume inevitabilmente i caratteri di una società multirazzista e multicriminale. “Lotta alle discriminazioni” è un’espressione che ha un effetto lisergico sulla personalità debole, frammentata e facilmente impressionabile dell’uomo contemporaneo, ormai regredito allo stadio infantile e disposto a credere alle favole più inverosimili. Il mondo della Tradizione era invece fondato su un sentimento forte delle identità di razza, di casta e di religione: per capire questi aspetti di storia della mentalità è utilissimo il libro di Frithjof Schuon Caste e razze , che l’autore pubblicò in francese nel 1957. Schuon fu uno dei più qualific

La vera storia degli Zingari

«Si fermarono qui per due giorni individui non molto morigerati, ma quasi animali bruti e furenti». Così il frate domenicano Girolamo da Forlì descriveva l’arrivo nella città romagnola di un gruppo di zingari nell’agosto del 1422. Si tratta di una delle prime testimonianze scritte sull’arrivo in Europa di questa misteriosa popolazione. Per gli uomini medievali la comparsa degli zingari fu un arcano insondabile e fin dall’inizio gli intellettuali del tempo associarono queste strane genti all’assassino biblico Caino, nonché a fenomeni di magia nera e di satanismo. La leggenda popolare narrava anche che gli zingari avessero fabbricato i chiodi per la croce di Cristo! Gli storici imbevuti della superstizione del documento scritto si sono scervellati per cercare di individuare origini e vicende degli zingari, uno dei temi più affascinanti della storia mondiale. La tesi più verosimile elaborata dalla storiografia scientifica è che gli zingari siano originari dell’India e che si