È
possibile, nel XXI secolo, scrivere poesia epica? Fabrizio Corselli ha
accettato la sfida e ha iniziato un percorso di scrittura dedicato a
questo filone poetico considerato estinto. Ispirandosi ai grandi
classici del genere e mescolandoli con l’immaginario fantasy, Corselli
ha ottenuto risultati degni di nota e incoraggianti per una rinascita di
questo genere.
Del
resto la poesia contemporanea ha un pubblico estremamente ristretto e
non è difficile individuare la causa di questa disaffezione dei lettori:
gli autori di poesia contemporanei sono quasi tutti ripiegati su uno
stile estremamente dimesso e colloquiale, con scarsa attenzione alla
tecnica della versificazione e con contenuti pedestri fino alla
sciatteria. Il risultato è spesso quello di una letteratura poetica
fredda e insignificante, astrusa e totalmente sganciata dalla realtà…
Per non parlare di un ripugnante filone di sedicente “poesia civile” che propaganda il mondialismo!
I
testi di Corselli, ispirati al mondo delle mitologie antiche e
medievali, riprendono un linguaggio aulico inquadrato in forme
stilistiche che utilizzano elementi di metrica classica mescolati al
verso libero, nella ricerca di un linguaggio musicale e di soluzioni
innovative.
L’operazione
letteraria di Corselli non è affatto un puro esercizio erudito:
considerando i tempi apocalittici in cui stiamo vivendo, non mancano
certo la materia e lo stato d’animo necessari per rivisitare l’epica: di
draghi da uccidere ce ne sono fin troppi…
AD MAIORA
***
Fabrizio Corselli
Drak'kast - Storie di draghi
Edizioni della Sera
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