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Showing posts from October, 2017

Lessicografia medievale

Gli studi sulla lessicografia medievale sono un importante punto di riferimento per la conoscenza di quella splendida stagione letteraria rappresentata dalla latinità medievale: un patrimonio di eccezionale vastità dal punto di vista quantitativo e di straordinaria ricchezza e versatilità, che merita una diffusione maggiore di quella che ha avuto finora. I lessici medievali erano vocabolari latino-latino ad uso delle scuole, ma erano utilizzati anche da persone colte che avevano interessi letterari e filologici. Non si deve, naturalmente, pensare che i lessici medievali fossero simili agli odierni vocabolari. Prima di tutto si usava elencare le parole non solo e non sempre in ordine alfabetico, ma anche seguendo lo schema della derivatio , ovvero si partiva da una parola per poi elencarne tutti i composti e i derivati. Inoltre la stessa scelta delle parole che si trovano in questi vocabolari, era solo in parte dettata dall’esigenza di elencare in uno scrupoloso ordine alfab

Il "silenzio" di Claudio Catani

Claudio Catani ama dire di se stesso che scrivendo poesia ha perso una grande occasione: quella di stare zitto! Ma se Claudio Catani fosse stato zitto l’umanità non avrebbe potuto ascoltare una delle voci poetiche più dense e geniali del XXI secolo. Fortunatamente Catani ha pubblicato le sue poesie, vincendo un’istintiva avversione per la comunicazione coi suoi simili e offrendo al pubblico la testimonianza culturale di un autore che può a buon diritto essere annoverato tra i grandi apolidi dell’esistenza che, proscritti dal genere umano, hanno sublimato il dolore esistenziale in una scrittura cristallina. Il primo libro di Claudio Catani è Frammenti d’essere . Questa silloge evidenzia i caratteri distintivi della poesia di Catani: un’espressione scarna e asciutta, un linguaggio colto che lascia trasparire la solida cultura classica dell’autore, un verso breve e incisivo che fissa la parola in immagini dai tratti forti e decisi. Catani si addentra nel buio del nichili

Il filosofo della disperazione

Metafisica dell’addio Antonio Di Gennaro ha pubblicato una raccolta di studi dedicati ad Emil Cioran sotto il titolo suggestivo di Metafisica dell’addio . Le ricerche di Di Gennaro enucleano i temi portanti della filosofia di Cioran indicando strade di ricerca per uno sviluppo dei temi proposti dal pensatore rumeno, che nell’epoca del nichilismo trionfante emerge in tutta la sua gigantesca statura. La filosofia come “ermeneutica delle lacrime”, la necessità della preghiera pur nella consapevolezza dell’assenza di Dio, l’incoscienza del sonno come liberazione suprema… I concetti che avevano trovato per la prima volta in Giacomo Leopardi una voce significativa, in Cioran vengono dilatati e portati all’esasperazione, fino a configurare quella che Di Gennaro definisce come una vera e propria “patosofia”, ovvero un pensiero che nasce dalla sofferenza, dal male di vivere e dal sapersi di troppo in questo mondo. Di Gennaro individua un percorso di Cioran verso una involuzio

Massimo Fini romanziere

Massimo Fini, una delle più acute intelligenze della cultura antagonista, si è conquistato un posto di primo piano nella saggistica con libri originali e provocatori. Ma Fini mostra di avere buone capacità anche nella narrativa col suo primo romanzo: Il Dio Thoth . Ispirato alle migliori tradizioni della letteratura fantapolitica, il romanzo di Fini narra la storia di Matteo, un cronista che vive in un futuro non troppo lontano dal nostro tempo. Matteo lavora per TeleWorld, l’agenzia di informazione che monopolizza tutti i mezzi di comunicazione e che fornisce un’informazione che viene definita “totale” perché ha superato la diversità delle opinioni. La storia è ambientata in una avveniristica New Era in cui i cittadini indossano cuffiette audio che li bombardano continuamente di notizie per lo più inventate o comunque ampiamente manipolate. Lo slogan ossessivamente ripetuto da tutti i media è: «La notizia è il fatto. Il fatto è la notizia». I rapporti umani sono ridotti al minimo,

Le maschere di Olindo Guerrini

nella foto Olindo Guerrini con una maschera d'asino La figura di Olindo Guerrini è una delle più originali che la letteratura italiana abbia mai prodotto. Una celebre fotografia sintetizza il carattere dell’uomo e della sua opera: il poeta è ritratto mentre cade dalla bicicletta col volto coperto da una maschera d’asino ! Olindo Guerrini nacque nel 1845 a Forlì, si laureò in Giurisprudenza a Bologna, e trovò impiego come bibliotecario presso l’Università di Bologna. Quest’incarico gli permise di coltivare i prediletti studi letterari, e ben presto Guerrini cominciò a scrivere testi poetici su varie riviste anche a carattere militante. Guerrini, infatti, fu un fervente sostenitore del patriottismo risorgimentale in versione socialista; animato da un vivace anticlericalismo fu iscritto alla massoneria ed ebbe anche incarichi politici nelle file della sinistra a Ravenna e a Bologna, ma il contatto con la politica nel suo aspetto operativo, che Guerrini aveva iniziato con s