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Showing posts from December, 2018

Pensieri, parole, opere e omissioni…

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni… La celebre formula liturgica del Mea culpa potrebbe avere un’origine molto più antica della versione latina del Confiteor . È quanto sostiene il Prof. Jean Haudry, che ha dedicato all’argomento uno dei suoi studi più approfonditi: La triade pensée, parole, action, dans la tradition indo-européenne . Lo studioso francese parte dal testo della messa gregoriana che recitava quia peccavi nimis cogitatione verbo et opere . Questa espressione trova corrispondenze in una triade formulare che probabilmente risale al periodo comune degli Indoeuropei. Nel linguaggio avestico, in quello indiano e nella Grecia antica si trovano infatti espressioni che rimandano alla sequenza pensiero, parola, azione. Il senso di questa formula era di esprimere una consonanza fra pensieri e comportamenti, in modo da testimoniare quell’etica della verità che costituiva il valore basilare del mondo

La religione cosmica degli indoeuropei

Il Prof. Jean Haudry è un insigne studioso di indoeuropeistica, e il suo libro La religion cosmique des Indo-Européens è un saggio che propone ipotesi e indirizzi di ricerca molto suggestivi. Lo studio di Haudry esamina i concetti di giorno, di anno e di ciclo cosmico che svolgono un ruolo molto importante nella tradizione indoeuropea. Il termine indoeuropeo dyéw- , che indica un’entità divina, designava originariamente il giorno o, ancor più precisamente, il cielo diurno e quindi i suoi abitanti divini. In contrapposizione a questo c’era il cielo notturno, abitato da creature demoniache. Si sviluppa poi l’idea di un cielo crepuscolare che segna il confine fra giorno e notte. Queste antiche concezioni cosmologiche si riflettevano nell’organizzazione della società, in cui le caste assumevano funzioni e attributi dei tre aspetti del cielo, con i relativi colori: bianco (il cielo diurno, coperto dalle nubi, che corrispondeva ai sacerdoti), rosso (il cielo crepuscolare che corrisp